Gran Torino

Written by Nuova Giovane Italia on 23:28

Essere il miglior film dell'anno e non vincere neppure un Oscar, il miglio film del decennio, uno straordinario Eastwood duro e repubblicano come ai bei tempi della 44 magnum. Di questa pellicola si è scirtto di tutto, una storia commovente, una regia formidabile con attori di spessore ed ognuno caratterizzato a dovere, in particolare Walt, l'ex operaio della Ford in pensione alias Clin Eastwood ed il pastore irlandese, due personaggi agli antipodi ma così simili nella loro diversità di risultare il miglior connubio possibile tra un  eroe duro e puro un po' invecchiato ed un antieroe pacifico e fin troppo giovane. Un vecchio che ha la faccia solcata, nel vero senso della parola, da mille rughe che come unici amici ha il suo cane e il suo fucile il quale scopre l'amore filiale per il vicino di casa, il giovane Thao e si scopre maleddettamente simile a quella gente tanto disprezzata. Ancor pià simile se paragonato ai suoi grassi ed inetti figli americani.


"l'Odissea" di Cesar Brie

Written by Nuova Giovane Italia on 09:31

Ieri sera, grazie alla sempre attenta Fondazione Venezia, ho potuto assistere alla messa in scena del nuovo spettacolo di César Brie "l'Odissea". Uno spettacolo che, devo dire, m'ha colpito molto per la cura e l'attenzione ai particolari dei gesti e delle movenze più che per la storia in se, chiaramente condizionata da una visione del mondo che io, per quanto rispetti, non condivido totalmente. La parte migliore della struttura teatrale in se può essere considerata quella scenografica per via della totale assenza di scenografia tradizionale e l'uso pressochè esclusivo di tende di bambu sospese e mobili. Una scelta a dir poco geniale visti gli effetti di luce e sonori che tali elementari strutture sanno dare senza limitare gli attori nel proscenio come nel caso di strutture rigide, bisogna anche far notare che il teatro Toniolo ha dimensioni di palco notevoli e perciò codeste strutture potevano mostrarsi in tutta la loro ampiezza senza sacrificarsi le une con le altre.
Tornando alla storia, lo spettacolo patisce un po', come tutti i riadattamenti, nel perenne confronto con l'opera originaria e col perenne tentativo, non sempre felicissimo comunque piacevole, di ammiccare al pubblico con battutine in dialetto locale o non sempre taciti riferimenti politici.
Una macchina che comunque regge e denota l'enorme professionalità di tutta la compagnia che, nonostante difficoltà linguistiche e quant'altro, riesce a tenere il passo e a dare un ritmo totalmente inaspettato e coinvolgente.
lo spettacolo, a mio dire, merita veramente, un'ottima performance nel coplesso soddisfacente nonostante la durata un poco eccessiva.
**** / *****

Lo spettacolo dell'animazione!

Written by Nuova Giovane Italia on 20:21


L'Era Glaciale 3.

Umanizzazione degli arredi

Written by Nuova Giovane Italia on 13:04


Impressiona pensare che il concetto di razionalizzare gli spazi sia vecchio di quasi cent'anni, già agli albori del caro '900 Buster Keaton ironizzasse sulla tendenza, in Italia comparsa dopo gli anni '70, di limitare progressivamente gli spazi abitativi esasperandone sempre di più il mobilio alla ricerca di una funzionalità inesistente esasperata da una logica più adatta ad una monaca di clausura che ad una moderna donna manager.
Risparmiare lo spazio è sempre stato uno dei crucci dei grandi urbanisti, già in epoca romana si costruivano grandi complessi ad uso residenziale, le Insulae, una sorta di mega condominio da destinarsi a dormitorio della plebe, contenere mille in uno spazio che, su carta, non basterebbe a cento.
Ma siamo certi che tutto ciò sia un bene per l'usufruitore? Per chi ci dovrà andare a vivere?

Razionalizzare gli spazi, riportarli ad una dimensione più umana, secondo me, non vuol dire sacrificare gli inquilini, ritrovarsi compressi in assurdi monolocali, vuol dire recuperare la nostra libertà nello spazio e nel tempo che vi trascorriamo. Già alla fine degli anni '20 numerosi architetti internazionali cominiciarono a lavorare in tal senso. Voglio, perciò, ora proporvi un breve filmato in cui si tratta di una villa realizzata da Le Corbusier, villa Savoye. Buona visione.

Evoluzione di una specie praticamente in via di estinzione...

Written by Nuova Giovane Italia on 00:43


Ci sono persone che credono che gli americani non sappiano più fare automobili, che siano più bravi i giapponesi o, addirittura, i coreani. Ford accetta la sfida e ci propone un modello alquanto "ardito" per il gusto europeo, ma totalmente personale e identificativo nel suo target. Lincoln ha ancora qualcosa da dire al mondo, a quanto pare.

Catalogo ufficiale Jaguar XJ