Chi l'ha detto che i Caproni non valgon nulla? -- Nuovo Dodge Journey --

Written by Nuova Giovane Italia on 00:39

Ben prima che a Detroit soffiasse la brezza torinese degli ultimi mesi, la più piccola delle tre sorelle sfornò un modello alquanto particolare: il Dodge Journey. Per molti è un semplice Voyager dalle linee muscolose, per tanti un assurdo mix tra una suv "ammericana del Cansassiti" (come avrebbe detto l'Albertone nazionale), per tanti un ottimo compromesso.
Un ottimo compromesso, avete letto bene.
Qui in Italia con circa 27000 la si porta a casa un auto che è tutto tranne che convenzionale: non è una suv, non è una semplice monovolume e non è neppure una station wagon, è un mondo a parte; un mondo con tutto il fascino del suv, la praticità del monovolume e l'eleganza della sw.
Niente da dire, sta volta lo Zio Sam stravince sulla cara vecchia Europa.

Jaguar XJ, il fascino della tradizione ha le ore contate

Written by Nuova Giovane Italia on 12:44

Appena dopo l'estate l'ormai vecchia XJ del giaguaro verrà pensionata, era destino che accadesse, prima o dopo. La cosa che fa più rumore è il fatto che se ne vada quasi in sordina, tutti gli sguardi siano già focalizzati sulla nuova XJ, versione ancor più lussuosa del capolavoro XF, l'auto del rilancio.
Un nuovo corso inizia smantellando il precedente.
Jaguar XJ è stata, se vogliamo, un miracolo automobilistico, una vettura dalle linee intramontabili e perennemente fruibili che ha saputo tenere testa, nonostante il fortissimo divario tecnologico a tedescone ben più grosse e fresche di progettazione. Un giaguaro che ha preso per le corna e stretto per altri lidi la triade Audi, BMW e Mercedes. Onore al merito.

L'eternità... "moonwalkeggiando"

Written by Nuova Giovane Italia on 11:44

Da ieri seral'epopea Jackson è, purtroppo, terminata. Un po' di pace scende su Neverland; tutti sappiamo che non durerà giacchè ci sono di mezzo centinaia e centinaia di milioni di dollari, ma comunque è già qualcosa...
Per chi non avesse ancora voglia di dimenticare e di scordarsi tutto il dolore di questi giorni vi invito a partecipare all' "eterno moonwalk", magari, tra i tanti, troverete pure colui che abitualmente vi scrive in questo blog...

The PEN story

Written by Nuova Giovane Italia on 23:05

Jakko ci ha lasciati

Written by Nuova Giovane Italia on 15:11


C'è poco da dire ormai, come tutte le cose a cui l'eternità dei tempi non ci ha ancora formato, la morte di una persona ci stordisce benchè non fosse ciò che, comunemente, si definisce come "congiunto".
Michael Jackson è mancato ieri sera, il più grande, il migliore... di lui si può dire tutto perchè è stato tutto: ballerino, cantante, autore, musicista ed artista poliedrico, ma pure perseguitato giudiziario e bambino succube di un padre forse troppo esigente. Un uomo solo più che altro, a cui la celebrità aveva tolto ogni freno esponendolo a vivacissime critiche e al fuoco incrociato dei detrattori. Come sempre quando una persona è sola diventa automaticamente debole, insicura e le locuste ne approfittano. Michael non è stato sicuramente un santo, diciamocelo, neppure un martire di questa nostra società consumista giacchè i suoi milioni di fans non l'hanno mai abbandonato; possiamo invece dire che egli era e resterà sempre una colonna, un gigante che con il suo lavoro ha creato le basi, che io credo totalmente immeritate, per tutte le nostre pop-star contemporanee che vivovono solamente di sue squallide imitazioni.
Il pensare che tra appena 15 giorni sarebbe tornato sulle scene dopo molti anni, un rietro a cui aveva lavorato moltissimo e per il quale era quasi riuscito a vincere molti dei mali che da tempo lo perseguitavano non fa che accrescere in tutti noi il dolore.
Goodbye mr. Michael Jackson

Mettiamoci comodi

Written by Nuova Giovane Italia on 00:36

C'è un oggetto del nostro salotto che definire "mobile" è quasi un insulto, un piccolo e lussurioso piacere riservato ad una sola persona, ultimo rifugio per impenitenti lettori di quotidiani o zappingisti di livello agonistico. Un atollo nel nostro salotto, un'oasi chiamata poltrona.
Di poltrone ne esistono di vari tipi, in varie fogge e stili alcune decisamente scomode e puramente estetiche ed altre che sono una goduria per ogni nostra singola stanca membra.
Poang di Ikea appartiene decisamente a questa sconda categoria; perciò, oltre che per l'enorme possibilità di personalizzazione offerta sia nei tessuti dei cuscini che nei tipi di materiale della struttura, anche per la duratura permanenza in vendita (oramai qualche anno) presso la catena Ikea, per il basso prezzo d'aquisto (versione base da € 79.90) e per la semplicità di montaggio s'è deciso di dedicarle questo post e di conferire alla matità che l'ha partorita,  quella di Noboru Nakamura, il titolo di Designer del Mese di Giugno 2009.

Tu vo fa... l'Americano? No, ITALO-BRASILIANO!

Written by Nuova Giovane Italia on 01:46

E' inutile che ce la raccontiamo, in ognuno di noi pulsa un cuore piacevolmente jankee che ci spinge sempre più a desiderare auto muscolose e alte da terra. Sarà forse l'età media che avanza piuttosto che le nostre strade sempre più affollate di beoti che meriterebbero l'estirpazione della patente che ci fa desiderare di essere sicuri nel nostro guscio mobile su ruote... a ciò si deve la progressiva comparsa di auto americane, le famose "mega suv" piuttosto che le blasonate "muscle car" nelle nostre città. Qualche mese fa a Milano vidi gironzolare amabilmente due spider della Ford d'importazione, mi parve strano, ora non più; non più da quando nel mio quartiere e poi via via un po' ovunque ho visto trotterellare almeno tre Dodge Ram. Ora voi direte, ma due o tre bisonti del genere non significano nulla... beh, se pensate che fino a 20 anni fa molti di noi giravano in scatole di sardine da meno di 4 metri qualcosa vorrà dire!
Sta di fatto che, pare, pure al Lingotto se ne sono accorti e hanno deciso, ormai da un po', di importare anche qui da noi un veicolo che avevano pensato di vendere solo ai mandriani della pampa brasiliana: il Fiat Strada.
Ora, quasi tutti noi ci ricordiamo del Fiat Strada su base Palio di qualche anno fa, ma pochi si sono accorti di quello "nuovo" su base G. Punto! Un modello veramente molto particolare ed avanzato, equipaggiato con un parco 1.3 mjet di già ben nota fama che si abbina bene ad un auto, la Strada, che qui da noi, volendo, potrebbe essere un auto più da macho patriottico che da pastore nuragico.
Io perciò, conferendo il rinato titolo di auto del mese di giugno 2009 al Fiat Strada, voglio lanciare un invito agli uomini del lingotto: rendete onore a questo gioiellino con una campagna stampa (anche solo via internet, come per il Qubo) in stle Chevy america: patriottismo macho ma italiano. Trasformiamo l'auto più amata dai muratori (bontà loro) in un orgoglio nazionale. Fiat 500 rulez!

Ritorno al... Polar!

Written by Nuova Giovane Italia on 22:10

Dopo più di vent'anni la Volvo riscopre un'idea di marketig che le ha dato grande lustro in passato: la Polar. Anni fa c'era solo la 240 station, un modello che riscosse un grande successo soprattutto in questa versione "popolare", ora è tutta la gamma a subire l'influsso di questa artica ventata sarà tutta l'intera gamma di vetture scandinave.
Una soluzione, quella Polar, che definire popolare è quasi un insulto giacchè i prezzi non sono proprio da utilitarie in senso stretto, diciamo che si può definire semplicemente razionale. Proprio come mamma 240 ci ha insegnato anni che furono.

Un esistenza in un minuto...

Written by Nuova Giovane Italia on 12:01

I Daft Punk in movimento....

Written by Nuova Giovane Italia on 15:21

Chissà se, nell'ormai lontano 2005, i Daft Punk avrebbero mai pensato che la loro canzone "Technologic" sarebbe stata usata tre anni dopo per pubblicizzare due modelli diversissimi di autovettura. Una è un Alfa, italianissima "anti Mini Cooper" e l'altra è la risposta alle Cadillac tanto blasonate di un marchio Yankee a noi sconosciuto che si scrive Lincoln, ma si legge Ford.


Dodge Challenger

Written by Nuova Giovane Italia on 18:56



Ed eccoci qui, di nuovo a parlar d'automobili... americane, tanto per cambiare.
Oggi, complice il recente accordo Fiat-Chryler vi presento la Dodge Challenger 2009. Buona visione!

Gran Torino

Written by Nuova Giovane Italia on 23:28

Essere il miglior film dell'anno e non vincere neppure un Oscar, il miglio film del decennio, uno straordinario Eastwood duro e repubblicano come ai bei tempi della 44 magnum. Di questa pellicola si è scirtto di tutto, una storia commovente, una regia formidabile con attori di spessore ed ognuno caratterizzato a dovere, in particolare Walt, l'ex operaio della Ford in pensione alias Clin Eastwood ed il pastore irlandese, due personaggi agli antipodi ma così simili nella loro diversità di risultare il miglior connubio possibile tra un  eroe duro e puro un po' invecchiato ed un antieroe pacifico e fin troppo giovane. Un vecchio che ha la faccia solcata, nel vero senso della parola, da mille rughe che come unici amici ha il suo cane e il suo fucile il quale scopre l'amore filiale per il vicino di casa, il giovane Thao e si scopre maleddettamente simile a quella gente tanto disprezzata. Ancor pià simile se paragonato ai suoi grassi ed inetti figli americani.


"l'Odissea" di Cesar Brie

Written by Nuova Giovane Italia on 09:31

Ieri sera, grazie alla sempre attenta Fondazione Venezia, ho potuto assistere alla messa in scena del nuovo spettacolo di César Brie "l'Odissea". Uno spettacolo che, devo dire, m'ha colpito molto per la cura e l'attenzione ai particolari dei gesti e delle movenze più che per la storia in se, chiaramente condizionata da una visione del mondo che io, per quanto rispetti, non condivido totalmente. La parte migliore della struttura teatrale in se può essere considerata quella scenografica per via della totale assenza di scenografia tradizionale e l'uso pressochè esclusivo di tende di bambu sospese e mobili. Una scelta a dir poco geniale visti gli effetti di luce e sonori che tali elementari strutture sanno dare senza limitare gli attori nel proscenio come nel caso di strutture rigide, bisogna anche far notare che il teatro Toniolo ha dimensioni di palco notevoli e perciò codeste strutture potevano mostrarsi in tutta la loro ampiezza senza sacrificarsi le une con le altre.
Tornando alla storia, lo spettacolo patisce un po', come tutti i riadattamenti, nel perenne confronto con l'opera originaria e col perenne tentativo, non sempre felicissimo comunque piacevole, di ammiccare al pubblico con battutine in dialetto locale o non sempre taciti riferimenti politici.
Una macchina che comunque regge e denota l'enorme professionalità di tutta la compagnia che, nonostante difficoltà linguistiche e quant'altro, riesce a tenere il passo e a dare un ritmo totalmente inaspettato e coinvolgente.
lo spettacolo, a mio dire, merita veramente, un'ottima performance nel coplesso soddisfacente nonostante la durata un poco eccessiva.
**** / *****

Lo spettacolo dell'animazione!

Written by Nuova Giovane Italia on 20:21


L'Era Glaciale 3.

Umanizzazione degli arredi

Written by Nuova Giovane Italia on 13:04


Impressiona pensare che il concetto di razionalizzare gli spazi sia vecchio di quasi cent'anni, già agli albori del caro '900 Buster Keaton ironizzasse sulla tendenza, in Italia comparsa dopo gli anni '70, di limitare progressivamente gli spazi abitativi esasperandone sempre di più il mobilio alla ricerca di una funzionalità inesistente esasperata da una logica più adatta ad una monaca di clausura che ad una moderna donna manager.
Risparmiare lo spazio è sempre stato uno dei crucci dei grandi urbanisti, già in epoca romana si costruivano grandi complessi ad uso residenziale, le Insulae, una sorta di mega condominio da destinarsi a dormitorio della plebe, contenere mille in uno spazio che, su carta, non basterebbe a cento.
Ma siamo certi che tutto ciò sia un bene per l'usufruitore? Per chi ci dovrà andare a vivere?

Razionalizzare gli spazi, riportarli ad una dimensione più umana, secondo me, non vuol dire sacrificare gli inquilini, ritrovarsi compressi in assurdi monolocali, vuol dire recuperare la nostra libertà nello spazio e nel tempo che vi trascorriamo. Già alla fine degli anni '20 numerosi architetti internazionali cominiciarono a lavorare in tal senso. Voglio, perciò, ora proporvi un breve filmato in cui si tratta di una villa realizzata da Le Corbusier, villa Savoye. Buona visione.

Evoluzione di una specie praticamente in via di estinzione...

Written by Nuova Giovane Italia on 00:43


Ci sono persone che credono che gli americani non sappiano più fare automobili, che siano più bravi i giapponesi o, addirittura, i coreani. Ford accetta la sfida e ci propone un modello alquanto "ardito" per il gusto europeo, ma totalmente personale e identificativo nel suo target. Lincoln ha ancora qualcosa da dire al mondo, a quanto pare.

Catalogo ufficiale Jaguar XJ